DETRAZIONI FISCALI

Si tratta delle detrazioni:
Chi può usufruire delle agevolazioni
Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti, residenti o meno nel territorio dello Stato. L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi a condizione che ne sostengano le relative spese: proprietari o nudi proprietari, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) locatari o comodatari soci di cooperative divise e indivise imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce, società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari, alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.
La detrazione per gli interventi di efficientamento energetico può essere richiesta da persone fisiche, compresi i professionisti, società di persone, società di capitali, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale. Non è necessario essere proprietari dell’immobile. Le spese per i lavori possono infatti essere sostenute anche da chi detiene l’immobile in comodato, dal coniuge, dai parenti entro il terzo grado e dagli affini entro il secondo grado conviventi con il possessore o detentore.
Interventi per cui si può usufruire della detrazione del 50%

Esempi di manutenzione straordinaria:

Esempi di interventi di restauro e risanamento conservativo:
Esempi di ristrutturazione edilizia:
Altri interventi agevolabili:
Gli immobili ammessi per la detrazione del 50% o 65%
La detrazione per gli interventi di efficientamento energetico può essere richiesta per gli edifici in tutte le categorie catastali, compresi quelli strumentali, a condizione che non siano ancora in costruzione e abbiano già un impianto di riscaldamento. Quest’ultima condizione non vale per l’installazione dei pannelli solari. Se nell’intervento di riqualificazione è compresa una demolizione e ricostruzione con ampliamento, l’agevolazione è riconosciuta solo per i lavori effettuati sulla parte di edificio esistente.

Interventi per cui si può richiedere l’Ecobonus 50% o 65%
La detrazione Irpef del 50% o 65% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2017 spetta per gli interventi sugli involucri degli edifici, vale a dire strutture opache verticali, coperture, pavimenti, finestre e infissi, comprese le demolizioni e ricostruzioni eventualmente connesse con la loro realizzazione che consentano di ottenere una riduzione della trasmittanza termica U, in base ai valori indicati nella tabella di cui all’Allegato B del DM 11 marzo 2008 (come modificato dal DM 26 gennaio 2010). L’agevolazione massima per questi lavori arriva a 60 mila euro.

Come ottenere l'Ecobonus 50% o 65%
Per accedere alla detrazione fiscale degli infissi è richiesta una certificazione fornita dal produttore e la compilazione della scheda informativa (Allegato F) relativa ai lavori realizzati. La documentazione deve essere inoltrata all’Enea entro 90 giorni dalla data di fine lavori.
Le spese devono essere effettuate tramite bonifico bancario o postale indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico, cioè il professionista o l’impresa che ha effettuato i lavori.
Il beneficiario della detrazione deve conservare il certificato di asseverazione redatto dal serramentista, la ricevuta di invio della richiesta inoltrata telematicamente all'ENEA, la ricevuta del bonifico bancario o postale, le fatture e le ricevute fiscali che comprovano le spese sostenute.
La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Per gli interventi che consistono nella prosecuzione di interventi appartenenti alla stessa categoria, occorre tener conto anche delle detrazioni fruite negli anni precedenti per il computo del limite massimo della detrazione.

IVA AGEVOLATA 10%
Sulle prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su immobili residenziali, è previsto un regime agevolato, che consiste nell’applicazione dell’Iva ridotta al 10%. Le cessioni di beni restano assoggettate all’aliquota Iva ridotta, invece, solo se la relativa fornitura è posta in essere nell’ambito del contratto di appalto.
Tuttavia, quando l’appaltatore fornisce beni di valore significativo, l’aliquota ridotta si applica ai predetti beni soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi. Per beni significativi si intendono: ascensori, infissi, caldaie, videocitofoni, condizionatori, sanitari e rubinetterie da bagno, impianti di sicurezza.

Esempio di applicazione:
Supponiamo che il signor Mario Rossi abbia eseguito la sostituzione dei serramenti di casa:
Costo totale dell’intervento10,000 euro di cui:
a) Per prestazione lavorativa 4,000 euro

b) Costo dei beni significativi 6,000 euro

Sui 6,000 euro di beni significativi, l’IVA al 10% si applica solo su 4,000 euro, cioè sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e quello degli stessi beni significativi (10,000 – 6,000 = 4,000).

Sul valore residuo (2,000 euro) l’IVA si applica nella misura ordinaria del 22%.

Ai seguenti link è possibile scaricare le guide dell’Agenzia delle Entrate per una trattazione esaustiva e per gli ultimi aggiornamenti:

Ristrutturazioni Edilizie: Le Agevolazioni Fiscali
Le Agevolazioni Fiscali Per Il Risparmio Energetico